Una madre e le sue due figlie.
Vittoria è un’ex attrice molto famosa che ha anticipato prematuramente la fine della propria carriera per amore delle figlie e di un marito sciupafemmine che, successivamente, l’ha abbandonata. La famiglia, così, si è spezzata e, con il trascorrere del tempo, la mente di Vittoria lentamente è scivolata in una una malattia dell’umore che rende a tratti euforici, pieni di energia, disinibiti, inarrestabili, pieni di idee e ipersensibili, oppure, al contrario, abulici, tristi, paurosi, bulimici, inadeguati.
Vittoria è così immersa in un suo mondo del tutto ambivalente: doloroso o divertente, paradossalmente ottimista o catastroficamente negativo.
Le due figlie, Margherita ed Elena, sono le uniche che non l’hanno mai lasciata e che
la soccorrono in continuazione supportandola nelle sue continue salite e discese, nelle sue guerre contro le badanti e contro un marito che, seppur ormai in là con gli anni, non abbandona la propria passione per le donne più giovani e per i suoi affari poco leciti.
Le tre donne diventano così protagoniste di una storia magica che racconta una faticosa e comica guerra di resistenza, quella delle donne, contro un mondo maschile ingiusto e, spesso, anche ridicolo.
Note di regia
In un luogo mentale che restituisce allo spettatore il disordine psichico di Vittoria, prende vita una commedia emotiva e divertente. I personaggi sono immersi in uno spazio arredato con oggetti accatastati e lampade di ogni genere e dimensioni. È una specie di set cinematografico pronto a prendere vita. Sulle pareti trasparenti vivono, ingigantite e in movimento, le fotografie e le immagini di un passato caotico e colorato.
Donne senza uomini è una storia sul conflitto tra il mondo femminile, rappresentato dalle tre donne in scena, e quello maschile assente, rappresentato dal marito/padre tiranneggiante e imbroglione che non esita ad usare il disagio mentale della moglie per sottometterla pur avendola, in passato, amata moltissimo. In questa situazione a tratti buffa e a tratti drammatica, il maschio cerca di prevalere grazie alle proprie
caratteristiche più negative e alle femmine non resta che resistere in nome dei sentimenti e… dell’astuzia.