Non è vero ma ci credo

Ho mosso i primi passi nel mondo del teatro quando avevo poco più di vent’anni. Mi presentai a un provino con Luigi De Filippo e lui mi prese a bottega nella sua compagnia. Mi insegnò letteralmente a stare in palcoscenico. Poi mi trasferii a Milano per studiare regia. Ci siamo rivisti ventidue anni dopo. Mi chiese di pensare a un progetto da fare insieme. Ne pensai mille, ma non abbiamo avuto il tempo di realizzarne uno.

Ereditando la direzione artistica della sua compagnia, ho deciso di inaugurare questo nuovo corso partendo proprio dal primo spettacolo che ho fatto con lui, Non è vero ma ci credo. Rispettando i canoni della tradizione del teatro napoletano, proveremo a dare a questa storia un sapore più contemporaneo. Quella che andremo a raccontare è una tragedia tutta da ridere, popolata da una serie di caratteri dai nomi improbabili e che sono versioni moderne delle maschere della commedia dell’arte. Il protagonista di questa storia assomiglia tanto ad alcuni personaggi di Molière che Luigi De Filippo amava molto. L’avaro imprenditore Gervasio Savastano, vive nel perenne incubo di essere vittima della iettatura. La sua vita è diventata un vero e proprio inferno perché vede segni funesti ovunque: nella gente che incontra, nella corrispondenza che trova sulla scrivania, nei sogni che fa di notte. Forse teme che qualcuno o qualcosa possa minacciare l’impero economico che è riuscito a mettere in piedi con tanti sacrifici. Chi gli sta accanto non sa più come approcciarlo. La moglie e la figlia sono sull’orlo di una crisi di nervi; non possono uscire di casa perché lui glielo impedisce. Anche i suoi dipendenti sono stanchi di tollerare quelle assurde manie ossessive. A un certo punto le sue fisime oltrepassano la soglia del ridicolo: licenzia il suo dipendente Malvurio solo perché è convinto che porti sfortuna. L’uomo minaccia di denunciarlo, portarlo in tribunale e intentare una causa per calunnia. Sembra il preambolo di una tragedia, ma siamo in una commedia che fa morir dal ridere. E infatti sulla soglia del suo ufficio appare Sammaria, un giovane in cerca di lavoro. Sembra intelligente, gioviale e preparato, ma il commendator Savastano è attratto da un’altra qualità di quel giovane: la sua gobba. Da qui partono una serie di eventi paradossali ed esilaranti che vedranno al centro della vicenda la credulità del povero commendator Savastano.

Peppino De Filippo aveva ambientato la sua storia nella Napoli un po’ oleografica degli anni 30. Luigi aveva posticipato l’ambientazione una ventina d’anni più avanti. Noi seguiremo questo sua intuizione avvicinando ancora di più l’azione ai giorni nostri, ambientando la storia in una Napoli anni 80, una Napoli un po’ tragicomica e surreale in cui convivevano Mario Merola, Pino Daniele e Maradona.Lo spettacolo concepito con un ritmo iperbolico condenserà l’intera vicenda in un solo atto di 90 minuti.

Note di regia – Leo Muscato

http://www.liminateatri.it/?p=1952&fbclid=IwAR2IIL7U4dKU83sxU2V_UhCYBuOgDkwCI1yge7M4qC2Uxo6DK1j3wcOxa2w
http://www.corrieredellospettacolo.net/2019/12/21/non-e-vero-ma-ci-credo-sopra-le-nuvole-il-diritto-alla-felicita/

https://www.leggo.it/italia/roma/enzo_de_caro_peppino_de_filippo_teatro_spettacoli_roma- 4936940.html?fbclid=IwAR23XnRV9lb5vDY8LxLfgJ2sCjRXu_oRaDHPB6gnC14nFQSDoPqLBrxzdhI
http://www.corrieredellospettacolo.net/2019/08/21/peppino-de-filippo-chiude-il-53-festival-teatrale-di-borgio-verezzi/


https://www.ivg.it/2019/08/enzo-decaro-chiude-il-53-festival-di-borgio-verezzi-con-non-e-vero-ma-ci-credo/

http://www.sipario.it/recensioni/rassegna-festival/item/12686-festival-teatrale-di-borgio-verezzi-2019-non-e-vero-ma-ci-credo- regia-leo-muscato-di-roberto-trovato.html

SCHEDA SPETTACOLO

Genere:

Stagione teatrale:

Attori protagonisti:

Enzo De Caro

Autore:

Peppino De Filippo

Regia:

Leo Muscato

Attori non protagonisti:

(in o.a.) Francesca Ciardiello, Carlo Di Maio, Roberto Fiorentino, Massimo Pagano, Gina Perna, Giorgio Pinto, Ciro Ruoppo, Fabiana Russo, Ingrid Sansone

Durata:

Ripresa:

SI

Produzione:

I due della città del Sole

Note: