Tartufo

”La trama del celebre capolavoro è a tutti nota: il protagonista, emblema dell’ipocrisia, indossa la maschera della devozione religiosa e della benevolenza per raggirare e tradire il suo sprovveduto e ingenuo benefattore Orgone.

Tartufo è dunque un arrivista che veste i panni del virtuoso in odore di santità e Orgone è colui che gli regge lo specchio in un gioco di oscura manipolazione e dipendenza affettiva. Tartufo è scaltro, affascinante, pericoloso; i suoi gesti e le sue espressioni tradiscono una natura sanguigna, depravata, oscena, naviga nelle acque irrequiete della dissimulazione oscillando tra un’affettata eleganza e una grezza materialità. E’ sensuale e inquietante, tanto da ricordare qualcosa di diabolico, di sinistro. (…)

Il più delle volte, le versioni sceniche del Tartufo si sono concentrate sull’ipocrisia del personaggio del titolo. Non c’è dubbio che all’epoca in cui Molière scrisse la sua opera, i suoi obiettivi chiari erano i bigotti che usavano il rigorismo religioso come facciata per nascondere i loro empi comportamenti, senza nemmeno credere a ciò che stavano predicando. La battaglia era tra la verità e l’inganno, l’onestà e l’ipocrisia.

Ora, 350 anni dopo, questa equazione va parzialmente modificata.  Tartufo non può più essere un semplice impostore. E’ molto più di questo: un profeta anticonformista. Un guru fanatico. Che denunzia, maledice e combatte contro un mondo di materialismo, consumismo, lassismo, dissolutezza, permissività e  amoralità.   Questo angelo oscuro o demone pietoso irrompe in una famiglia borghese benestante, la sconvolge completamente, prende il controllo, la castiga, la rivoluziona, la assorbe. Affascina interamente il pater familias Orgone e sua madre, le due figure chiave del potere familiare, mentre simmetricamente, respinge gli altri personaggi, cioè i ragazzi, la loro matrigna, lo zio e la cameriera. Tartufo ipnotizza il padre, acceca la madre, sposa la figlia, bandisce il figlio, seduce la matrigna, sconvolgendo il normale flusso di vita dell’intera famiglia. Come nel Teorema del film di Pasolini, egli lavora come un uragano, come una forza sovrannaturale, che con la sua radicalità scatena tutti i desideri e le furie trasformando  il convenzionale e  conformista vivere della casa.

La sua preda, Orgone, è la fragilità di un cuore catturato per la prima volta, il potere comico di un’anima contraddittoria, l’autorità della figura paterna che in modo vendicativo ha deciso di insegnare a tutta la sua famiglia come vivere punendola con Tartufo.

Elmire è uno dei personaggi più interessanti creati da Molière. Il suo potere enigmatico, la sua complessità evasiva, la sua apparente sottomissione , fanno di lei la vera potenza della commedia, l’unica in grado di sconfiggere Tartufo.  Orgone ne è stato sedotto fino a sposarla, Tartufo è irresistibilmente attratto da lei. Un oscuro oggetto del desiderio.

(…) E quindi il nostro spettacolo sarà una commedia molto divertente, che saprà unire la satira corrosiva  alla profonda riflessione sull’animo umano e sui valori sociali; con una visione audace e  contemporanea che sottolinea la crisi della nostra società moderna dilaniata tra materialismo senza senso e spiritualità fanatica.   Porteremo sulla scena, attraverso una rappresentazione giocosa delle tensioni sociali, politiche, familiari, l’esistenza umana, coniugando diversi registri in una polifonia di strati di senso, ora amari ora pungenti, che ci seducono, ci divertono e che ci parlano, nondimeno, con grande urgenza. Esplorare  la modernità  di questo classico intramontabile, per farne uno spettacolo  popolare. Uno spettacolo in cui sarà divertente  rovesciare, confondere, sconvolgere, sovrapporre bene e male, in una promiscuità di temi, caratteri e intrecci che nascondono, dietro i rumorosi ingranaggi della commedia, un riso amaro.”

SCHEDA SPETTACOLO

Genere:

Stagione Teatrale:

Attori Protagonisti:

Giuseppe Cederna,Vanessa Gravina, Roberto Valerio

Autore:

Moliere

Regia:

Roberto Valerio

Attori Non Protagonisti:

Paola De Crescenzo, Massimo Grigò, Elisabetta Piccolomini, Roberta Rosignoli, Luca Tanganelli

Durata:

Ripresa:

SI

Produzione:

Associazione Teatrale Pistoiese

Note: